AREE DI INTERVENTO
Gli attacchi di panico sono una delle ragioni più frequenti per richiedere un intervento psicologico. A volte le persone convivono per anni con queste esperienze, che risultano particolarmente invalidanti per la natura violenta che le caratterizza. Il termine “attacco di panico” rende bene l’idea di ciò che accade in quei momenti: a livello corporeo si genera un livello di attivazione forte e improvviso,a cui la persona non riesce a dare un senso.
Anche se ci sono situazioni che più frequentemente di altre richiedono uno sforzo mentale ed emotivo eccezionale per chi ne fa esperienza (la morte di una persona cara, una separazione, un trasferimento, la diagnosi di malattia), molti eventi possono diventare traumatici– ovvero minacciare l’integrità della persona – per via del modo in cui vengono vissuti e del significato che assumono non solo per chi li sperimenta, ma per tutto il contesto di relazioni che lo circonda.
L’aggressività è un modo di stare in relazione e non una caratteristica del singolo individuo. Quando i rapporti vengono vissuti come limitanti o coercitivi, può essere percepita come l’unica possibilità di esprimere ciò che si pensa e si vuole.
Spesso alla base dei cosiddetti disturbi dell’umore (ansia, depressione, disturbi bipolari) ci sono emozioni che non sono state riconosciute e capite. La depressione può assumere varie forme, ma mantiene come nucleo centrale di rabbia e svalutazione di sé, spesso legata al sentimento di aver perso una parte importante della propria identità, per esempio a causa di un licenziamento, separazione, cambiamento lavorativo non soddisfacente, pensionamento, menopausa.
Quando si parla di dipendenza affettiva è importante tenere a mente il contesto culturale e sociale circostante. In un contesto come quello occidentale che tende a legittimare il “mito dell’autonomia”, spesso legato a quello del successo individuale, è facile che il bisogno verso un’altra persona venga interpretato come un ostacolo alla propria realizzazione, autostima, e senso di identità. Dipendere dall’altro diventa sinonimo di fallimento, incapacità, inadeguatezza.
Il termine “psicosomatico” è stato messo in discussione da tempo, in quanto starebbe a indicare la capacità della mente di provocare un disturbo a livello fisico. Sono numerose le teorie psicoanalitiche che hanno sottolineato la natura interdipendente del binomio mente-corpo nello sviluppo individuale e quindi nella genesi delle condizioni di malessere
Spesso si pensa all’adolescenza come a un periodo inevitabilmente problematico, ed è possibile che i desideri dei genitori si sostituiscano a quelli dei figli, generando incomprensioni e senso di frustrazione e/o costrizione da entrambe le parti. In adolescenza non è solo il giovane a cambiare nell’aspetto, nelle aspirazioni e nei valori, ma è tutto il sistema di rapporti che lo circonda.
I rapporti di coppia costruiscono legami che mettono in gioco la rappresentazione che ognuno ha di sé, dell’amore e del rapporto con l’altro. È anche il contesto in cui è più importante imparare a gestire situazioni conflittuali, aspetti che in certi momenti possono essere vissuti come la dimostrazione di un’incompatibilità della coppia, generando frustrazione, rabbia e senso di costrizione.
Il lavoro è un aspetto cardine della vita di ciascuno, ma negli ultimi anni assistiamo a un cambiamento radicale dei sistemi lavorativi che sempre più spesso determina situazioni di crisi nello sviluppo di una propria identità personale oltre che professionale.